Olav Kooij (Visma|Lease a Bike): Il 23enne sembra leggermente indietro prima del momento decisivo, ma quando si arriva al dunque, il trenino composto da Edoardo Affini e Wout van Aert lo mette in rampa di lancio con una progressione alla quale i rivali non possono che accodarsi. Perfetto poi nella gestione del momento chiave, lo sprinter neerlandese si conferma il velocista puro più forte di questa edizione imponendosi nettamente, quasi in scioltezza.
Ben Turner (Ineos Grenadiers): Che fosse un corridore dotato di un buon spunto veloce si sapeva, ma che potesse anche giocarsi la vittoria in questo tipo di arrivi forse in pochi potevano immaginarlo prima di questo Giro. Già piazzato a Lecce, oggi fa molto meglio, con un terzo posto che è frutto anche dell’ottimo posizionamento e della ottima capacità di lettura del finale. Ma senza le gambe non sarebbe di certo bastato per chiudere davanti alla Maglia Ciclamino.
Milan Fretin (Cofidis): In uno sprint in cui la squadra conta tantissimo per aiutarti a posizionarti al meglio chiude subito dietro i primi, con una rimonta che non fa che mostrare l’ottima gamba. Di occasioni ne restano poche, ma con una volata più tradizionale, riuscendo a iniziare il suo sprint da una posizione migliore, potrebbe anche sorprendere…
Paul Magnier (Soudal Quick-Step): Non era forse la volata perfetta per lui, ma nel finale si perde spesso, soffrendo la lotta quasi fisica per la posizione. Più volte i compagni lo devono andare a ripescare qualche posizione più dietro, oppure è lui a dover rilanciare per rientrare, ma in entrambi i casi c’è un dispendio energetico che inevitabilmente nel finale si paga.
Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): Difficile capire se l’errore è il suo o della squadra, ma è troppo dietro nel momento decisivo e la sua disperata volata lunga finisce per non essere altro che un trampolino di lancio per i rivali, che lo passano inesorabilmente dopo avergli lasciato sparare le sue cartucce al vento. Quinto di giornata, potrebbe avere altre occasioni viste le sue caratteristiche; dovrà tuttavia giocarsele meglio.
Sam Bennett (Decathlon Ag2r La Mondiale): Altra volata anonima per lo sprinter irlandese. Da un corridore già capace di vincere tre tappe al GIro, nonché un totale di dieci nei GT, ci si aspetta di più anche in volate come questa, in cui l’esperienza conta non poco. Undicesimo al traguardo, conferma ancora una volta le difficoltà di una fase della carriera che da tre anni non lo vede più vincere in un GT.
